CannabisTi, Cannabis, Ticino,

Non ci lasciano vendere cannabis light in Ticino!


Alcuni commercianti accusano il Cantone di ostruzionismo. La Polizia cantonale replica: “Applichiamo le regole”

In Ticino è in atto un ostruzionismo deliberato e immotivato nei confronti degli esercizi che vogliono vendere la cannabis light“. Lo denunciano alcune persone attive nella vendita di prodotti per fumatori, riferendosi alla cannabis a basso tenore di THC, recentemente legalizzata in tutta la Svizzera. 

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Ci sarebbe infatti un’eccessiva lentezza da parte delle autorità nel rilascio dei permessi per la vendita, sostengono gli interessati, che hanno inoltrato richieste di commercializzazione circa tre mesi fa e non hanno ricevuto finora nessun riscontro.
La domanda andrebbe fatta a Bellinzona, ma non prima di aver ricevuto una serie di documenti dal proprio Comune, tra cui una planimetria catastale, una dichiarazione di conformità e un rapporto di Polizia.

“Un’assurdità – sottolinea uno di loro – che stigmatizza un prodotto legale e sicuro, chi lo vende e chi lo consuma. La cannabis light, oltretutto, è considerata un tabacco sostitutivo, e non necessita di particolari permessi per essere venduta. Tant’è che i consumatori possono facilmente ordinarla su internet e riceverla per posta in modo perfettamente regolare.”

Secondo i commercianti, in Ticino ci sarebbe la volontà di ostacolare lo sviluppo di un vero e proprio mercato della canapa, impedendo la commercializzazione soprattutto ai negozi che fanno capo a grandi aziende madri già ben avviate oltre Gottardo.
Nel nostro cantone, lo ricordiamo, un solo negozio di Manno ha sinora ricevuto questo permesso.

L’iter da seguire

Come si può leggere sul sito della Polizia cantonale, la persona che richiede l’autorizzazione deve godere di ottima reputazione e garantire un’attività irreprensibile. Non deve essere stata condannata in Svizzera o all’estero, negli ultimi dieci anni, per reati intenzionali che danneggino la sua buona reputazione. L’autorizzazione è in ogni caso negata a chi è già stato condannato definitivamente per reati contemplati dalla legislazione sugli stupefacenti.

A regolare la procedura di richiesta sono le basi legali fornite della legge sulla coltivazione della canapa e sulla vendita al dettaglio dei suoi prodotti (Lcan – RL 6.1.3.3.4). Un iter specifico dettato da un quadro legislativo in vigore dal 17 febbraio 2004, che si applica a vari prodotti derivati dalla canapa e non solo a quelli destinati a essere fumati.
La procedura in questione è specifica per il Ticino e il federalismo può quindi portare ad avere situazioni diverse nei singoli Cantoni.

La Polizia, contattata per maggiori delucidazioni, conferma che sono già stati costatati alcuni casi di infrazione, senza fornire però maggiori dettagli.
In merito alle accuse di lentezza, le autorità ricordano che per il disbrigo delle pratiche sono previsti all’incirca 30 giorni: “Questi però – precisano le autorità – sono da calcolare dal momento della ricezione di tutta la documentazione necessaria che l’istante deve inoltrare allegata al modulo di richiesta e in assenza di possibili motivi di rifiuto, sanciti dalla vigente legislazione. Se la documentazione non è completa, per il servizio non è possibile decidere in merito all’istanza inoltrata”.

mah.. fatto sta che il nostro bel Canton Ticino riesce sempre a distinguersi e farsi notare 😛 ..in peggio
Forse le autorità cantonali non hanno ancora capito che si tratta semplicemente di un succedaneo del tabacco, legale in tutta la Svizzera e privo da qualsiasi effetto da sballo ..siamo sconcertati 

Fonte: Ticinonews

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